La gestione condivisa del paziente con malattia infiammatoria dell’intestino e del polmone

Descrizione
La malattie infiammatorie intestinali sono una serie di patologie, primitive o secondarie, che comprendono non solo la classica rettocolite ulcerosa ed il morbo di Crohn, ma anche una serie di patologie a patogenesi spesso sconosciuta, caratterizzate da sintomi aspecifici (diarrea o alvo alterno, dolori addominali, talvolta proctorragia), con conseguente difficoltà diagnostica e terapeutica.
Fanno parte di queste coliti la colite microscopica, la colite associata a diverticoli (SCAD), la colite da diversione, la colite eosinofila e la colite associata a colon irritabile, dove la causa scatenante i sintomi sembrerebbe essere una infiammazione della mucosa intestinale con conseguente aumento della sua permeabilità.
Il trattamento è quindi empirico e basato sui sintomi; in questi ambito la mesalazina, con azione prettamente antiinfiammatoria, può essere impiegato per ridurre l’infiammazione stessa e controllare i sintomi, specie il dolore e le alterazioni dell’alvo.
Le malattie respiratorie croniche rappresentano una vasta gamma di gravi condizioni patologiche, dalla bronchite cronica ostruttiva, all’asma, alla sindrome delle apnee notturne, fino alla insufficienza respiratoria.
Queste patologie sono tra le principali cause di morbilità e mortalità, con un previsto trend in crescita per i prossimi anni. Risulta quindi di rilevante importanza prevenire le complicanze di questi patologie, assicurando una diagnosi il più possibile precoce, impedendo l’evoluzione verso forme più gravi e trattarle con terapie tempestive e appropriate.
Sono di grande importanza in questo ambito l’utilizzo di acetilcisteina e resveratrolo, con potente azione antiossidante e antiinfiammatoria, in grado di controllare le secrezioni e di ridurre flogosi, prevenendo l’evoluzione verso forme invalidanti.